Il passato nella lingua persiana

Il persiano e l'italiano hanno lo stesso problema: tantissimi tipi di passati. Cerchiamo di fare chiarezza.

Tenete presente che non esiste lingua che ha una corrispodenza uno a uno su come esprimere dei concetti. Per questo motivo il mio consiglio è quello di non cercare di inquadrali usanndo le categorie dell'indicativo italiano. Pensate direttamente in persiano.

Detto questo, passiamo all'atto pratico.

Il passato più usato è quello che possiamo chiamare passato semplice.

Si prende l'infito del verbo, lo si priva della desinenza dell'infinito, lo si coniuga e stop.

Esempio:

kardan ------- kardam, kardi...

Possiamo definirlo il verbo al passato di eventi avvenuti in una seguenza vaga. Faccio un esempio pratico. Se all'ora di cena voglio raccontare cosa ho fatto durante il giorno, in italiano userei il passato prossimo: 
Oggi sono stata a casa, ho mangiato, ho guardato la tv...
Non c'è una relazione tra un'azione e l'altra.

Emruz pasta rā dorost kardam, khune tamiz kardam, be mādaram telefon zadam...


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La distinzione tra questi nuovi due modi del passato l'ho studiata sul libro Beginner's Persian del Prof. Mohammad Mehdi Khorrami, quindi i riferimenti saranno in inglese.

Past perfect

Come si crea questo verbo?

Prendiamo il verbo residan, arrivare.
Si toglie la desinenza dell'infinito, si aggiunge la eh, ovvero la desisenza del participio e si aggiunge il verbo essere al passato.

Residan: resideh budam, resideh budi, resideh bud....

Questo tempo al passato si usa per esprimere l'anteriorità di un'azione, ovvero quando un'azione passata è avvenuta prima rispetto a un'altra azione nel passato.

Quando queste due azioni nel passato sono avvenute contemporaneamente invece si usa il passato semplice. 

Facciamo un esempio pratico.

Vaqti ke be furudgāh residam, havapeomā be zamin neshast.

Quando (inteso come mentre) sono arrivata all'aeroporto, l'aereo stava atterrando.

In questo caso si usa il passato semplice per esprimere due azioni avvenute nel passato ma contemporaneanmente

Se invece queste due azioni fossere avvenute una prima dell'altra? 
Allora si usa il past perfect.

Vaqti ke be furudgāh residam, havapeomā be zamin neshasteh bud

Quando sono arrivata all'aeroporto, l'aereo era già atterrato.

In persiano non esiste la parola già.

In questo caso si usa il passato prossimo e il past perfect.

Altri esempi usando hanuz. In italiano sarebbe "non ancora".

Vaqti ke to be khune residi, man hanuz ghazā napokhte budam.
Quando sei arrivato a casa, io ancora non avevo cucinato.

Vaqti ke mā be mehmuni residim, hanuz hichkaz nayumāde bud.
Quando siamo arrivati alla festa, ancora non era arrivato nessuno.


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Present perfect

Come si crea questo verbo?

Si toglie la desinenza dell'infinito, si aggiunge la eh, ovvero la desisenza del participio e si aggiunge alef e la coniugazione del verbo.

Esempio:

Raftan: rafteham, raftehai, rafteh ast, raftehaim, raftehaid, rafteheaand.


Esprime qualcosa che non è mai avvenuta, oppure qualcosa che ha un effetto sul presente. Per noi italiani questa cosa non è molto chiara.

Iniziamo con l'aspetto più semplice: una cosa mai avvenuta.

Non sono mai stato in Cina
Man hichvaqt dar Cin nabudeam.

Passiamo all'aspetto più complesso:

Be mādaret telefon zadi?
Bale, be mādaram telefon zadeam.
Na, (hanuz) mādaram telefon nazadeam.

Benzin zadi?
Bale, benzin zadeam.
Na, (hanuz) benzin nazadeam.

In ketāb rā tamām kardi?
Na, in ketāb rā (hanuz) tamām nakardeam.

In questo caso sto esprimendo un'azione che non è avvenuta nel passato, che non è stata ancora compiuta. 


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