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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Pane Barbari

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Il Barbari è un pane buonissimo che si pronuncia con la i accentata alla fine. I barbari invasori, vandali etc. non c’entrano niente. نان بربری Naan Barbari = pane Barbari Ingredienti: 500 g. farina 00 lievito 1 bustina 15 g zucchero 250 ml acqua 10 g sale 30 g burro 1 uovo 15 ml di olio di semi semi di sesamo Procedimento: Preparare il lievito con lo zucchero in una brocchetta d’acqua a circa 37 gradi. Ricordate, come la temperatura corporea. Lasciare attivare il lievito nell’acqua per circa due minuti. La temperatura dell’acqua attiverà il lievito, lo zucchero lo nutrirà. In una planetaria, o un recipiente, quello che avete, mettete la farina. Non mettete tutto i 500 g, lasciatene un pochino per infarinarvi le mani dopo. Fate una fontana e aggiungete il lievito, il burro fuso, l’olio di semi, il sale e iniziate a impastare. Spostatevi sul piano di lavoro un po’ infarinato, e continuate a impastare. Incorporate bene

Frittelle di patate (alla persiana)

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Kotlet sibzamini -  کتلت سیب زمینی Quante volte vi è capitato di comprare un sacchetto di patate e non riuscire a finirle prima che avvizziscano? Ecco a voi Kotlet sibzamini, frittelle di patate, ricetta semplice e facile da realizzare. Ottima soluzione per non sprecare niente in casa. Ingredienti: 500 g di patate 2 uova intere un po’ di pangrattato (quanto basta a dare consistenza) curcuma,  pepe noce moscata, se vi piace. Bollite le patate, schiacciatele senza pietà, aggiungete le spezie, aspettate che non siano più fumanti per aggiungere le uova (non vorrete fare una frittata, vero?). Aggiungete alla fine il pangrattato.  Lasciate riposare quanto volete. Potete preparare l’impasto all’ora di pranzo e friggere per l’ora di cena. Formate le frittelle, fatele sottili, di circa un centimetro. Quando saranno dorate da un lato, e quindi ferme, potete girare senza il timore di romperle. Servire a piacere.

Mai senza mia figlia. Verità, bugie e propaganda.

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Ho pensato a lungo se parlarne oppure no. Questa storia aleggia su qualunque cosa abbia l’Iran come centro o come contorno. La storia la conosciamo tutti. O quasi. Due libri, un film, una storia poco chiara. Dopo la madre, anche la figlia ha scritto circa quattro libri parlando della sua storia. Entrambe hanno fatto una serie consistente di interviste e partecipazioni a eventi pubblici in qualità di sopravvissute. I libri sono stati tradotti in molte lingue. Per chi non la conoscesse, Betty è una donna americana che sposa un dottore iraniano Sayed Bozorg Mahmoody detto Moody. Nel 1984 la coppia e la figlioletta Mahtob vanno in vacanza per due settimane a conoscere la famiglia di lui. Le due settimane diventeranno due anni in cui Betty sostiene di essere stata segregata e di essere scappata con la figlia , per sottrarsi ai soprusi del marito, per tornare negli Stati Uniti. La storia sembra plausibile.  Attenzione: non sto giustificando o minimizzando la violen