Melbourne - Nima Javidi


Aspettavo con impazienza che uscisse il film fin da quando ne ho sentito parlare alla 71esima edizione del Festival di Venezia.

Nima Javidi


Nima Javidi è un regista esordiente. Nato nel 1980, laureato in ingegneria meccanica, dirige alcuni cortometraggi. Melbourne è il suo primo lungometraggio.

Melbourne - Scena del film


Il film ci tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo. La sensazione di oppressione e di ansia si percepisce anche fuori dallo schermo. Una signora accanto a me ha passato tutto il film con la mano davanti alla bocca e gli occhi di fuori. Volevo dirle: “signora è solo un film, stia tranquilla”, avevo paura che le venisse un infarto.

Gli attori sono: Payman Maadi (Amir), già visto in “Una separazione”, e Negar Javaherian (Sara).

La trama è semplice, si può riassumere in poche righe: una giovane coppia, Amir e Sara, sta traslocando dall’Iran (presumibilmente Tehran) per trasferirsi a Melbourne. La vicina gli affida una neonata. Quello che doveva essere un affidamento breve è diventato lunghissimo e nel frattempo, senza che nessuno se ne accorga se non troppo tardi, la neonata smette di respirare. Sarà morta? Chi chiamare? Come è morta? Perché a noi?

Melbourne - Scena del film


Sono alcune delle mille domande del film. 

Ciò che è interessante nel film è il non detto. Le implicazioni esterne alla trama, ciò che percepiamo, le nostre impressioni, e le micro vicende degli altri personaggi che gravitano intorno ai due protagonisti, sono tantissime. Mille sfaccettature di una realtà condominiale e dei suoi condomini, ma anche le domande etiche che ci si pone davanti alla scelta di salvare se stessi o agire eticamente. 

Melbourne - Scena del film


Forse la vera protagonista non è la vicenda, ma proprio l’etica. Che responsabilità abbiano nei confronti degli altri? Siamo pronti a sacrificarci, o prenderci le nostre responsabilità, se queste ci porterebbero ad un danno personale? 

Altre domande che ognuno di noi non ha risposta dal film, deve trovare dentro di sé. 

Quando siamo usciti dal cinema eravamo storditi, come se ci fosse mancata l’aria, come se fosse stata appena sufficiente per non soffocare. 


Film da vedere. Altamente consigliato.

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